Rinviato il Congresso Nazionale

Il documento della Direzione del Pri

La Direzione Nazionale del Pri, udita la relazione del segretario l’approva e decide, vista la confusione politica attuale, di rinviare il congresso in data da stabilire che presumibilmente potrà essere fissata a fine gennaio. In tal senso viene data delega al segretario nazionale per tutti gli adempimenti necessari. Il tesseramento resterà fermo al 10 novembre 2010. Nel frattempo sarà convocato il consiglio nazionale del Pri.

La Direzione, dopo la decisione del Cipe di destinare 24 miliardi di euro al centro nord e soli 200 milioni a favore del Mezzogiorno, si pone il problema della vanificazione della tanto strombazzata Unità d’Italia. Lo stupore della Direzione nasce non solo dall’insostenibile confronto tra le cifre, ma dal forte ritardo che accompagnerà il varo del piano del Sud più volte annunciato, quale elemento qualificante dei cinque punti con i quali il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia in Parlamento.

La Direzione Nazionale nel ribadire l’impegno primario per il Mezzogiorno ricorda che la Commissione europea ha lanciato l’allarme per il disimpegno automatico delle risorse destinate al Mezzogiorno, che le regioni non sono riuscite a spendere. Si afferma, ma solo a parole, che gran parte del maggiore sviluppo dipende dalla crisi del Mezzogiorno. La sua crisi alimenta non solo un malessere intollerabile ma si traduce nell’indebolimento complessivo del Paese. E’ giunto il momento di dire basta e voltare pagina.

Come diceva Ugo La Malfa: "Se agli atti non seguono i fatti, si tratta solo di chiacchiere".

Roma, 22 Novembre 2010